Nerone by Alberto Angela

Nerone by Alberto Angela

autore:Alberto Angela
La lingua: ita
Format: epub
editore: HarperCollins Italia


Le origini della congiura: il malessere di alcuni senatori

È in questo contesto che nasce e prende forma il più famoso complotto ordito contro l’imperatore, la cosiddetta congiura di Pisone.

Anche questa, come altre congiure di palazzo, non è la rivolta di un insieme omogeneo di persone ostili al principe per lo stesso motivo. Si tratta in realtà di un raggruppamento eterogeneo, di individui con provenienza ed estrazione sociale assai differenti – senatori, cavalieri, militari, intellettuali – e spinti da motivazioni e obiettivi diversi, ma che convergono verso uno stesso scopo: deporre Nerone.

Fatta questa premessa, va aggiunto che la congiura non nasce dal nulla, ma si sviluppa e viene alimentata da un contesto di crescente ostilità generale nei confronti dell’imperatore. È un odio comparso gradualmente negli anni, soprattutto in una parte dell’alta società romana, in particolare tra i membri del Senato. Proprio negli ultimi giorni dell’incendio questa avversione ha iniziato a mostrarsi pubblicamente, anche se in modo subdolo, dando vita al proliferare di voci che accusavano Nerone di esserne il vero e unico responsabile. Nei mesi successivi l’astio nei confronti dell’imperatore non si stempera, e si fa anzi sempre più forte.

È proprio a causa di questa frangia ostile che Nerone finisce per cercare un capro espiatorio da dare in pasto alle malelingue e martirizza i cristiani. Se la “macchina del fango” nei suoi confronti, perché di questo si tratta, non fosse entrata in funzione, probabilmente i cristiani si sarebbero salvati. Con conseguenze storiche che non riusciamo a valutare.

È in questo contesto quindi che ha inizio la congiura. Ma da cosa nasce tutto questo rancore nei confronti di Nerone? Tralasciando le singole motivazioni personali, possiamo passare in rassegna le ragioni dell’odio stilando un elenco che alla fine, lo vedrete, rivelerà buona parte del malessere che agita la società romana, quasi fosse una radiografia della mente della classe dirigente della capitale.

Allo stesso tempo, facendo una sorta di gioco di sponda, riusciremo anche a capire quale sia la strategia di governo di Nerone, come si muova e cosa abbia significato finora il suo principato nella società di allora. Sappiamo che l’imperatore si mostra molto “vicino” agli ex schiavi diventati liberti e a chi ha una piccola o media impresa, come i commercianti, i bottegai, gli artigiani, mentre ostenta una marcata ostilità verso lo strapotere di tante famiglie aristocratiche e senatorie, andando a colpire la fonte dei loro guadagni e dei loro affari. E questo ovviamente genera risentimento.

Ma come abbiamo accennato in precedenza ci sono anche altre ragioni.

– Il suo comportamento bizzarro: l’imperatore agisce in modo disinvolto e spigliato, basti pensare alle sue esibizioni canore o teatrali. Quelle che noi interpretiamo come indipendenza e originalità sono viste in tutt’altro modo dall’ala più tradizionalista del Senato e dell’esercito. La condotta di Nerone, di forte rottura con le tradizioni, viene ritenuta scandalosa per un imperatore e poco tollerabile.

– La deriva “orientaleggiante” impressa al suo regno. Nerone, rendendo l’Impero sempre più simile alle monarchie orientali, stava stravolgendo gli antichi mores. A noi, oggi, può sembrare un aspetto secondario, ma non è così.



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